RICERCA DI EQUILIBRIO E SIGNIFICATO
“Andremo avanti verso la crescita o andremo indietro verso l’insicurezza” A.Maslow
Cosa spinge una persona ad approfondire il proprio albero psicogenealogico?
Per ognuno c’è una molla diversa che fa scattare la domanda, per tutti c’è un desiderio di miglioramento personale. L’accostarsi può essere la nascita di un processo evolutivo, come può divenire un complemento straordinario di un percorso già in atto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale non solo come semplice assenza di malattia, bensì come uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.
Il benessere integrato racchiude le nostre istanze più elevate. Fra i bisogni più importanti dell’essere umano vi sono quelli di amore, appartenenza, riconoscenza e autorealizzazione. Quest’ultimo rende l’ individuo poco convenzionale, libero, soddisfatto, grato e sensibile.
Nella vita c’è una continua ricerca di omeostasi nella gerarchia dei nostri bisogni, da quelli più elementari a quelli più elevati: la bellezza nasce dall’alchimia che si crea nel nutrirli tutti.
La pacificazione derivante dal lavoro sui nostri avi va ad ampliare la possibilità di nutrire più parti dei nostri bisogni. Irretimenti del passato possono gravare su tutti i livelli:
effetti sul piano fisico sotto forma di malattie che si ripetono con carattere di ereditarietà, difficoltà relazionali con similitudini parentali,
espressione lavorativa con auto sabotaggi corrispondenti a irrisolti nelle epoche precedenti, insicurezza economica correlata a ingiustizie compiute nel passato e molto altro ancora.
E’ inoltre un gesto di rispetto della collettività nella ricostruzione del contesto storico e del tessuto sociale.
In ogni famiglia c’è l’elemento curioso che fa più domande, conosce, raccoglie senza immaginare quanto questi atti divengano rituali di liberazione ed espansione per ogni membro componente il sistema stesso.
Quando si inizia un percorso di Psicogenealogia junghiana lo sguardo muta e si compongono fili, si seguono tracce, si colgono segni e osservano simboli. Talvolta era tutto sotto gli occhi tuttavia non si poteva o voleva vedere; in certi casi c’è una tale omertà che è difficilissimo giungere a certe verità, in altri non si aspettava che il momento opportuno per raccontarle e dare vita a porzioni di storia omessa.
Infine ci si accosta a un mondo di sincronicità che stupiscono, guidano e accompagnano il lavoro a conoscere proprio ciò di cui si necessita per il proprio obiettivo.
E’ un viaggio straordinario: produce ordine, bellezza e armonia. Si contatta la commozione nel vedere la densità della propria storia familiare e riconoscere come tutti siano collegati, permeati e intrisi. Grande il valore di questo percorso favorente a svelare l’autentico significato che sta dietro a ogni accadimento e a ogni essere umano. Ciascuno di noi ha un proposito speciale, unico e svelarlo dona profondità all’esistenza, cooperando a un proposito più alto di pacificazione dell’essere umano, ancor di più in questo momento storico così sollecitante.